29/05/2020 17:57

La 2C dello IAL di Ferrara si aggiudica il primo posto nella categoria Sirio del progetto S.F.I.D.E.

Gli Allievi della  Classe 2C dello IAL di Ferrara si sono  classificati al primo posto nella categoria Sirio SPA del progetto SFIDE con il piatto (G)ROSSO CAPPELLACCIO DRY.

Questo il senso dell loro creazione: “Abbiamo rivisitato la ricetta classica dei cappellacci di zucca tipici della provincia di Ferrara aggiungendo all’impasto la rapa rossa. Questa verdura per crescere ha bisogno di umidità costante ed il suo fabbisogno idrico aumenta con l’aumentare dello sviluppo della radice; è quindi facilmente coltivabile nel territorio ferrarese che non scarseggia certo di umidità. Inserendo questo nuovo ingrediente all’impasto quest’ultimo assume naturalmente un colore rosso.Per la farcia abbiamo pensato di inserire i broccoli al posto della zucca. Anche loro per essere coltivati necessitano di acqua costante, soprattutto nel periodo estivo quando avviene la semina.Per compensare il grande dispendio di acqua necessaria alla crescita dei suddetti ingredienti, sono state inserite le patate IGP di Altedo che per la loro coltivazione hanno un basso impatto ambientale e una minor necessità di acqua per la crescita. Il loro utilizzo rende più morbido e gradevole l’interno del cappellaccio stesso”

La commisione  ha esposto le seguenti motivazioni all’assegnazione del premio: “La proposta convince perché autentica e per questo allineata con il nostro modo di vedere la ristorazione del prossimo futuro anche, e soprattutto, dopo la situazione pandemia che ha portato l’intero settore a ripensare ai propri formati di servizio. Meno apparenza ed effetti speciali e più sostanza, questo sarà l’imperativo per i prossimi anni. Optare per esperienze, piatti e materie prime più concreti e autentici nella direzione della sostenibilità dei processi, ogni azione dovrà corrispondere non solo alla mescita di un prodotto ma anche alla mescita di un valore e di messaggi verso la persona, l’ambiente, e al futuro delle prossime generazioni. La tutela delle persone, dell’ambiente sarà l’unica via da percorrere. In quest’ottica diventa obbligatorio ripartire dalle materie prime di qualità e dalla forte identità territoriale. Dare identità alla qualità e al produttore, rendere gli ingredienti parte dello storytelling del servizio. E anche un modo per raccontare la sicurezza dei prodotti italiani per valorizzare filiere e produttori.
Convince la scelta della rapa rossa, un alimento molto antico, conosciuto fin dai tempi dei Babilonesi, ricco di grandi e insospettabili proprietà, buone e salutari. Ottima anche cruda a colazione. Il succo di rapa rossa è considerato un elisir di lunga vita in grado di depurare e sostenere l’organismo. Anche la scelta della pasta si presta molto alla tipologia di formato finger. Vi ringraziamo dell’ottimo lavoro!”.

Da parte nostra un ringraziamento particolare ai Prof. Faggioli e Schiavina per averli guidati verso questo importante risultato.


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