L’offerta formativa di IAL Emilia Romagna è molto ampia e articolata su tutti i settori dell’economia e del mercato del lavoro.
Tuttavia, le nostre sedi formative hanno maturato specializzazioni su alcuni specifici settori quali la meccanica, il turismo, l’ambiente, l’inclusione sociale in accordo alle esigenze produttive e professionali dei distretti produttivi e del tessuto imprenditoriale e sociale dell’Emilia-Romagna.
Turismo e ristorazione
Per storia, risorse messe in campo, risultati e radicamento sul territorio, la principale vocazione di IAL Emilia Romagna si esprime nella formazione nel settore turistico e in particolare nell’ambito della ristorazione. Le nostre Scuole Alberghiere e di Ristorazione formano da decenni i migliori professionisti del settore ricettivo e ristorativo. Grazie al carattere residenziale dell’attività formativa, alla docenza qualificata, alle attrezzature di avanguardia, le Scuole sono riconosciute anche a livello internazionale per l’eccellenza educativa della loro proposta, oltre a rappresentare un costante punto di riferimento per le imprese e i professionisti del settore, per le politiche turistiche e di marketing territoriale. Numerose poi sono le azioni e i progetti che IAL Emilia Romagna ha sviluppato negli anni per la valorizzazione turistica dei territori, in sinergia con enti locali, associazioni, imprese e persone.
Meccanica e automazione
Le sedi di Modena, Bologna, Imola, Ferrara e Piacenza offrono servizi per lo sviluppo delle competenze organizzative e professionali nelle aree della progettazione e produzione meccanica, automazione e robotica industriale, cruciali per il sistema produttivo territoriale emiliano-romagnolo ricco di numerosissime imprese di piccole, medie e grandi dimensioni. Le sedi IAL di Piacenza, Modena e Ferrara sono specializzate nell’ambito delle tecnologie integrate CAD/CAM/CNC per il disegno, la progettazione, la programmazione e la conduzione di macchine ed impianti, con l’utilizzo di software industriali per il disegno 2D/3D, per la programmazione CAM, per il Controllo Numerico. In particolare, la sede di Modena – Centro per l’Automazione e la Meccanica vanta un’esperienza pluriennale nel settore con laboratori per lo studio e la sperimentazione delle tecnologie dell’automazione, con particolare attenzione alla Pneumatica, Elettropneumatica, Sensoristica, PLC e Oleodinamica. Elemento di spicco il laboratorio che simula un processo integrato di produzione automatizzato, progettato per l’apprendimento non solo delle tecnologie, ma anche delle metodologie legate alla manutenzione d’impianti e alla loro gestione e conduzione. Le stazioni che compongono l’isola sono costituite da moduli indipendenti, che riproducono integralmente i processi tipici di una linea di produzione, attrezzata anche per l’impiego di un robot antropomorfo.
Ambiente e sviluppo sostenibile
La sostenibilità ambientale dello sviluppo economico costituisce una delle sfide più ardue che territori con forte insediamento delle attività produttive devono affrontare. IAL Emilia Romagna mette a disposizione di imprese e comunità locali le proprie competenze per la consulenza e la formazione nel settore Ambiente, Qualità e Sicurezza. L’attività di ricerca socio-economica, lo sviluppo di progetti complessi a livello territoriale e settoriale (dallo studio dell’evoluzione normativa alle certificazioni dei Sistemi di Gestione Ambientale, dalle nuove professionalità dell’ambiente alla diffusione di cultura e soluzioni legate alle energie rinnovabili), la consulenza e la formazione sono prerogativa della Sede regionale, che offre il suo contributo per diffondere e consolidare la cultura della sostenibilità ambientale coinvolgendo aziende, enti locali, associazioni, lavoratori, professionisti, cittadini. La presenza nel settore ambiente è ampia e articolata, sia in termini geografici che settoriali, grazie al lavoro delle Sedi formative e della Sede regionale.
Inclusione sociale
IAL Emilia Romagna progetta, realizza e coordina, a livello europeo, nazionale e locale, azioni formative finalizzate a sostenere persone che vivono situazioni di disagio e svantaggio. Queste persone, grazie alla formazione, possono così intraprendere un percorso verso l’inclusione e l’integrazione sociale, soprattutto attraverso percorsi di orientamento e transizione al lavoro. I destinatari sono immigrati (con particolare attenzione per le donne), nomadi (in particolare di etnia sinta e rom), diversamente abili e coloro che sono oggetto delle cosiddette “nuove povertà”; molto significative le azioni intraprese a favore di donne sole, con figli o con difficoltà di reinserimento lavorativo a causa di età o condizioni familiari. L’approccio è interdisciplinare perché nel rapporto con le persone in situazione di disagio emergono disparate problematiche che richiedono professionalità, competenze e strumenti diversificati per riuscire a valorizzare i talenti del singolo, promuovere la sua crescita umana e professionale e favorire l’incremento e il miglioramento delle sue capacità e conoscenze.
Fondamentale per l’efficacia degli interventi è l’integrazione con gli attori del tessuto sociale ed istituzionale e il sistema del Welfare locale. Pertanto sono stati instaurati rapporti di collaborazione con enti locali, istituzioni del territorio e associazioni, creando una rete locale (ed extraterritoriale) che ha dato valore aggiunto nella progettazione e valutazione delle azioni formative sviluppate. Un costante raccordo con la governance territoriale, ovvero con gli attori coinvolti nei “Piani sociali di zona”, ha permesso di migliorare l’integrazione tra servizi alla persona e politiche attive del lavoro ed ha evidenziato la crescente necessità degli interventi di supporto svolti.